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Chiesa cimiteriale di San Giovanni


Descrizione

Seguendo il crinale di Langa si arriva alla chiesa cimiteriale di San Giovanni, antica parrocchiale che contiene il più completo e imponente ciclo di affreschi gotici dell'Astigiano.

La chiesa ha la facciata ottocentesca, ma il resto della costruzione ha mantenuto in parte caratteri romanici. Pare che una prima costruzione potesse esistere già prima del 1200, forse addirittura verso il 1000.

L' interno, a una sola navata, è decorato con motivi a stella risalenti al secolo scorso, con l'eccezione della zona absidale. L'apertura di alcune finestre ha in parte rovinato gli affreschi, restaurati negli anni Ottanta e Novanta dallaboratorio Nicola di Aramengo. Discrete porzioni della parete destra del presbiterio sono andate perdute e alcuni lavori di muratura sulla parete destra della navata hanno compromesso altri dipinti. La chiesa romanica originale ha subito in più tempi vari ed importanti rimaneggiamenti, forse anche la demolizione e la ricostruzione. I primi due 'piani' del campanile sono l'unica parte oggi esistente che risalgono sicuramente all'epoca romanica. La parte del presbiterio dovrebbe risalire alla prima metà del XIV secolo.

Le decorazioni, a parte lo splendido velario bianco, legato con anelli a un grosso tronco di legno, sono costituite da fasce vegetali e geometriche che ornano i costoloni della crociera e la parete interna del sottarco. AI di sotto di una serie di Sante compaiono ripetuti gli stemmi delle famiglie committenti Bruno e Scarampi, il che consente di datare l'opera all'incirca al 1480.

InternoL'interno, a una sola navata, è decorato con motivi a stella risalenti al secolo scorso.

Sulla parete di fondo sono effigiati otto Apostoli, inseriti in finte nicchie con archetti marmorei; gli altri quattro Apostoli sono disposti due per parte sulle pareti laterali.Alle pareti si susseguono otto pannelli con le storie di San Giovanni Battista patrono della chiesa. Al di sopra, nella lunetta, troviamo la Crocifissione; il Cristo in croce è andato perduto a causa dell'apertura di una finestra, ma restano la Vergine dolente e San Giovanni. Alle pareti si susseguono otto pannelli con le storie di San Giovanni, tra cui molto particolare per costumi e resa cromatica è la scena del banchetto, in cui è recata la testa mozzata del Profeta. Anche la volta ed il sottarco sono affrescate con scene di vita dei santi, così come la navata.

Nella volta le quattro unghie contengono una il Cristo Pantocrator, tra Maria e Giovanni Battista, le altre gli Evangelisti, con i loro simboli, seduti su scranni marmorei. Nel sottarco sono raffigurate Santa Lucia, Santa Apollonia, Sant'Agata, Santa Maria Maddalena e, nella parete interna dello stesso, tre Santi non ben identificati entro clipei. Sulla parete della navata destra, probabilmente di altro autore ed eseguita alcuni anni dopo (1502), sono effigiati l'Incoronazione della Madonna, il Cristo di Pietà, alcuni frammenti di Santi, di cui uno forse è San Rocco.

Gli autori delle pitture sono probabilmente diversi, ma medesimo è l'ambito culturale: quello della pittura ligure-monregalese di fine quattrocento

Uno di questi, definito 'Maestro di Roccaverano', ha lasciato altre testimonianze di sé in Santa Maria del Casato a Spigno, in San Lorenzo a Murialdo, in santa Maria delle Grazie a Canizzano.



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